La tecnologia può dare una mano

Le Assicurazioni alla prova della Compliance 2.0, la tecnologia può dare una mano.

A marzo l’International Accounting Standards Board (Iasb) ha deciso di rinviare al 2023 l’entrata in vigore di Ifrs17 Il nuovo principio contabile internazionale per la contabilizzazione dei contratti assicurativi precedentemente conosciuto come IFRS 4 Fase II. Il rinvio non cambia però le carte in tavola: le assicurazioni dovranno ripensare e sviluppare modelli, dati, risorse attuariali, sistemi IT, formazione e comunicazione agli investitori in ottemperanza al nuovo principio contabile. In questo contesto diventa sempre più importante per i player del settore adottare soluzioni tecnologiche in grado di dare supporto alla compliance 2.0. A sottolineare l’importanza dell’uso di servizi digitali in ambito normativo sono stati i partecipanti all’evento “L’Enterprise Data Management a supporto della Compliance” organizzato dall’Italian Insurtech Association in collaborazione con Irion il 15 giugno.

Tecnologia in aiuto per efficientare il ciclo di vita della compliance

“In questo scenario siamo sempre alla ricerca di identificare soluzioni tecnologiche per le tematiche di carattere regolatorio – afferma Andrea Lapomarda, Associate Partner e Regtech leader di EY Financial Services  – Il tema dell’utilizzo delle nuove tecnologiche si stima possa portare un effort dal 10% al 20%, con la riduzione di sforzi manuali da spostare in attività ad alto valore aggiunto. Il ciclo vita della compliance può essere digitalizzato e beneficiare dell’utilizzo di nuove tecnologie. L’utilizzo di tecnologie evolute diventa un must have per efficientare la compliance e rendere le proprie attività più efficaci. Dobbiamo valorizzare i dati aziendali attraverso l’utilizzo di metriche statistiche per identificare percorsi logici e trend che consentono di capire le scelte e l’analisi della compliance.”

“Oggi – continua Carlo Alberto Minasi, Chief Innovation Officer & Growth Drivers Leader presso EY – le funzioni di compliance sono basate sull’intelligenza artificiale e machine learning, che consentono di codificare la conoscenza umana. Bisogna supportare la compagnia assicurativa con il nuovo approccio e anche durante la digitalizzazione. Si tratta di un cambiamento importante per le compagnie perché dovranno mutare i processi, con nuove sfide operative.”

La piattaforma Enterprise Data Management di Irion

“Ogni realtà aziendale si confronta con un aumento esponenziale di dati interni ed esterni ai suoi sistemi, ai quali si aggiunge – nel mondo assicurativo – una complessità normativa crescente – afferma Alberto Scavino CEO Irion – Per gestirla servono tecnologie specializzate: una piattaforma di Enterprise Data Management può facilitare la Compliance 2.0. In particolare, il Data Hub è la soluzione RegTech ideale per utilizzare al meglio il patrimonio informativo e assolvere agli obblighi di reporting e rendicontazione regolamentare. Per citare alcune sfide: Solvency, IFRS17, gli adempimenti statistici verso IVASS, il monitoraggio, la prevenzione delle frodi o dell’antiriciclaggio. Tutte esigenze che richiedono un’architettura in grado di gestire organicamente e in modo integrato una ‘data pipeline’ articolata e con molti attori. Solo in questo modo è possibile ottemperare efficacemente a requisiti normativi e abilitare il data driven business e la digital transformation”

La compliance e l’importanza della centralità del dato

L’avv. Andrea Polizzi, partner dello studio legale D’Argenio Polizzi e Associati ha svolto le sue riflessioni sull’impatto sempre maggiore della gestione dei dati e dei flussi informativi nei processi assicurativi e nell’applicazione della compliance di settore. “I processi assicurativi sempre più ruotano attorno alla centralità del dato dalla prossima attuazione di IFRS 17 alle attività POG del manufacturer, ai flussi informativi tra compagnie e distributori, il che rende fondamentale, anche con riguardo ai presidi legali e compliance, saper individuare il dato, analizzarlo, anche nelle sue serie storiche, condividerlo e renderlo fruibile e uniforme”. Ci sono poi le prossime sfide delle normativa europea DORA, che porteranno gli attori del mercato a concentrarsi sempre più sui necessari presidi di “cyber igiene” correlate anche alla gestione del dato.

I rischi di una innovazione senza normativa

Luca Laudiero, Head of Legal & Compliance Wide Group, ha posto l’accento sulla velocità dell’innovazione che ha imposto cambiamenti normativi al passo coi tempi.“L’innovazione tecnologica senza normativa lascia incertezza e lancia nuovi rischi. A mio avviso ci sono due obiettivi da raggiungere: il primo è governare la complessità. Il secondo, forse più importante, è quello dell’effettiva realizzazione degli interessi economici, giuridici, sociali e meritevoli in totale tutela. Abbiamo gli strumenti per capire i dati e rifocalizzare gli obiettivi e riuscire a raggiungerli”.

Il processo di trasformazione digitale dei Lloyd’s

Per Vittorio Scala, Country Manager Lloyd’s Italy, l’impatto dei nuovi principi contabili Ifrs17 “è stato forte. Da tre anni abbiamo iniziato la digitalizzazione dell’azienda ed è stata la sfida più grande ma allo stesso tempo necessaria. Abbiamo tre obiettivi: offrire un servizio e non prodotti, migliore, nel modo più veloce e a costi ridotti. I dati devono arrivare da fonti già digitali. I data standard sono la prima sfida mentre l’accuratezza è importante per produrre e per rispondere alle diverse legislazioni. Un’altra sfida del mercato sarà l’integrazione delle piattaforme”.

Norme complesse? Tecnologia in aiuto

Patrizia Contaldo, Head Of Observatory on Insurance Market Università Bocconi, chiude la discussione con una constatazione che fa riflettere: “Non è solo il numero di norme che cresce ma anche le modalità degli interventi. C’è una complessità nello studio delle norme e anche come queste norme devono essere declinate dalle istituzioni. Questo implica la riformulazione di processi e procedure. La tecnologia in questo caso può venire in aiuto per semplificare l’applicazione del quadro normativo”.