Diversity & Inclusion 2020 03 • 03 • 2021 DIVERSITY & INCLUSION 2020il 71.7% delle donne sono posizionate a livello di Impiegato Milano, 3 marzo – Presentato il report Diversity & Inclusion 2020, uno studio sulla diversity nell’ecosistema Insurtech elaborato da IIA e Valore D Avviato ad ottobre 2020, è stato presentato durante un webinar gratuito lo studio ‘’Diversity & Inclusion 2020’’, realizzato da Italian Insurtech Association in collaborazione con Valore D. A illustrare e raccontare lo studio un panel di grande impatto: Rossella Vignoletti | Chief Marketing Officer, Communication and Staff Coordinator | Net Insurance Barbara Falcomer | Managing Director | Valore D Michael Carbone | Research & Knowledge Specialist | Centro Studi Valore D Marianna Leoni | Inclusion & Diversity Lead nell’area Strategy & Consulting Financial Services di Accenture Pamela Negosanti | Head of Sales and Sector Strategy, FSI Expert.ai Carolina Cortellini | Fondatore e Amministratore | Microdata Group Gabriella Fraire | Consigliera ANRA e Insurance Manager Prysmian La ricerca, che promuove il quinto obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite relativo alla Gender Equality, è incentrata sulla diversity nell’ecosistema Insurtech, ha coinvolto gli associati di IIA che si sono resi disponibili al monitoraggio attraverso l’Inclusion Impact Index, uno strumento digitale facile e concreto che permette di misurare l’efficacia delle politiche di diversità e inclusione in un’azienda, di valutarne il reale impatto organizzativo. Principali risultati: I dati emersi mostrano che quasi la metà (48.1%) delle popolazioni aziendali sono composte da donne, ma nonostante questa quasi parità, la maggior parte delle donne sono posizionate a livello di Impiegato, mentre a livello Dirigente e Quadro le donne sono in numero inferiore rispetto agli uomini, sia nel confronto diretto con gli uomini (52.6% delle donne Impiegato vs 47.4% degli uomini), sia osservando solo il genere femminile (71.7% del totale delle donne è impiegata). Quasi un terzo della prima linea delle società in analisi è costituito da donne (29.3%), risultato abbastanza lontano dal raggiungimento della parità, e nei CdA delle stesse è presente il 27.9% di donne tra i consiglieri; tra queste, il 66.7% delle consigliere ricoprono ruoli non-executive. La maggior parte delle donne neo-assunte nel 2019 sono approdate a livello impiegatizio (87.4%) e gli ingressi hanno riguardato per poco più della metà (54.7%) le giovani tra i 18 e i 29 anni. “Il raggiungimento della parità di genere in termini sia di leadership che retribuitivi è uno dei temi chiave su cui Valore D insiste sin dalle sue origini. Per ridefinire policy efficaci in materia di promozione dell’occupazione femminile è necessario anzitutto partire dal principio di misurabilità, concetto alla base dell’Inclusion Impact Index®️”, commenta Barbara Falcomer Direttrice Generale Valore D. “Ci auguriamo che sempre più realtà in Italia accolgano questo strumento per contribuire fattivamente al miglioramento del contesto occupazionale delle donne italiane.”. Il part-time e lo smart working risultano essere le soluzioni principalmente adoperate dalle donne, nonostante i contratti PTE non siano estremamente diffusi (solo l’11%), e alla stregua del ragionamento su PTE e SW, anche il tema del congedo parentale facoltativo è appannaggio quasi esclusivo delle donne (91.1%): questo, e i precedenti argomenti, evidenziano quanto i carichi di cura ricadano ancora prepotentemente sulle donne e talvolta diventino il motivo per l’abbandono della carriera professionale. I dati evidenziano una bassa presenza di politiche dedicate ai piani di successione dei ruoli apicali, essendo presenti solo in un terzo delle società partecipanti; e anche quando presenti, ricadono essenzialmente sul genere maschile (che ricopre il 61.5% dei posti nelle pipeline). Infine, gli indicatori sul Pay gap riportano un divario ancora piuttosto consistente, anche più rispetto ai dati Index e a quelli Eurostat, che per il settore privato riscontrano rispettivamente il 17.3% e il 17.0% nell’analisi del settore privato. “Questa ricerca – commenta Gerardo Di Francesco, Segretario Generale di Italian Insurtech Association – ci mostra che abbiamo non solo la necessità di avere più talenti femminili nel settore assicurativo, ma che il settore ha l’urgenza di creare politiche aziendali che consentano a tali talenti di avere il loro spazio e di crescere. Bisogna colmare un gap che è prima di tutto culturale e che rischia di bloccare uno sviluppo che sia realmente ricco e innovativo, perché non esiste “innovazione” senza “diversità”, non si può innovare senza cogliere le opportunità che le differenze ci mettono davanti.”. Italian Insurtech AssociationL’IIA è un’entità senza scopo di lucro costituita da tutte le componenti della filiera del mercato assicurativo (compagnie e broker; banche e intermediari finanziari; società specializzate in tecnologie abilitanti e marketing digitale assicurativo). L’Associazione ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione dell’industria assicurativa attraverso formazione tecnica, condivisione di best practice tecnologiche, generazione di sinergie tra gli associati e confronto con le istituzioni nazionali e internazionali. La missione associativa è perseguita attraverso programmi di formazione per ampliare e aggiornare le competenze tecnico-operative e professionali; confronti tra gli operatori su temi di gestione e sviluppo; costruzione di un data base di contenuti tecnologici e accademici insurtech a uso esclusivo dei soci; confronto con l’autorità di vigilanza sull’attività assicurativa e con le istituzioni di riferimento per l’innovazione e l’Agenda Digitale Italiana (ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione). Italian Insurtech Association – IIA | contatti: E-mail: amministrazione@insurtechitaly.itWeb: www.insurtechitaly.com Per ulteriori informazioni:Twister communications group • Adriana Sampietro | asampietro@twistergroup.it |+39 335 7243909 • Alice Piscitelli | apiscitelli@twistergroup.it |+39 335 6585067 • Giulia Ceriani | gceriani@twistergroup.it | +39 349 2408119 Valore D Valore D è la prima associazione di imprese in Italia – 217 ad oggi, per un totale di più di due milioni di dipendenti e un giro d’affari aggregato di oltre 500 miliardi di euro – che da oltre dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostro Paese. L’associazione è nata nel 2009 dall’incontro tra dodici manager di altrettante aziende virtuose: parliamo di AstraZeneca, Enel, General Electric, Johnson&Johnson, IKEA, Intesa Sanpaolo, Luxottica, McKinsey & Company, Microsoft, Standard&Poor’s, UniCredit e Vodafone. L’approccio integrato di Valore D è vincente per la capacità di fornire alle imprese strumenti efficaci e confronto interaziendale e con le Istituzioni. Non a caso, i dati dimostrano che il confronto tra le aziende favorisce la crescita reciproca e la valorizzazione del potenziale dei collaboratori: il 50% delle manager che ha partecipato ai programmi di mentorship di Valore D, ha avuto un avanzamento di carriera entro i 18 mesi; l’87% delle aziende associate ha attivato piani di welfare aziendale per il benessere dei collaboratori e dei loro familiari. Il 74%, inoltre, ha riconosciuto il ruolo fondamentale di Valore D nel realizzare, al proprio interno, un piano efficace di inclusione.