La lettera di IIA al Presidente Mario Draghi 16 • 03 • 2021 Lettera al Presidente del Consiglio Prof. Mario DraghiPresentazione Italian Insurtech Association per la promozione dell’innovazione assicurativa in Italia 16 marzo 2021 Illustrissimo Presidente, la scrivente Associazione Italian Insurtech Association (di seguito “Associazione”), concepita e operante con l’obiettivo di promuovere, all’interno del mercato assicurativo italiano, l’innovazione tecnologica e l’evoluzione dell’offerta digitale anche attraverso nuovi modelli di business per sostenere e trasformare l’attuale contesto.Con la presente, si intende esporre e mettere a conoscenza Lei e il Governo delle istanze di un settore in forte evoluzione e cruciale per lo sviluppo del nostro Paese, anche alla luce del programma di Governo enucleato alle Camere in occasione del voto di fiducia al Consiglio di Ministri. Cogliamo l’occasione, in via preliminare, per rivolgere le più sentite congratulazioni per l’incarico a Lei affidato e l’augurio, in un momento delicato e – per certi versi – unico, di realizzare gli ambiziosi e condivisibili intenti espressi dal Governo che Lei preside. L’Italian Insurtech Association è stata fondata nel 2020 sul presupposto che l’avvento delle moderne tecnologie ha profondamente e repentinamente trasformato la società e l’economia globale, ponendo all’industria assicurativa, così centrale per ogni moderno paese, la sfida di trovare un nuovo ruolo di sviluppo e di ausilio per l’economia nazionale. La digitalizzazione e la connessa sempre maggiore dematerializzazione anche del business assicurativo, unitamente a una crescita esponenziale delle informazioni sui clienti e sui rischi, gestite con l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale, così come l’utilizzo dei “big data” e nuovi paradigmi di utilizzo dei beni, stanno modificando il tradizionale modo di fare assicurazione in tutto il mondo e anche in Italia. L’associazione in breve tempo, sulla spinta di questa esigenza sentita dal mercato, ha raccolto circa 200 associati tra corporate e professionisti, unendo una comunità complessiva di 4200 persone, in continua crescita.Composta da imprese assicurative e riassicurative, intermediari, startup, aziende tecnologiche e professionisti del settore, l’Associazione auspica e favorisce una concreta rivoluzione digitale del settore, che non può prescindere da elementi di natura etica, risultando necessari – ai fini di uno sviluppo consapevole ed equilibrato – gradualità, inclusione e condivisione di valori e obiettivi tra gli attori rilevanti – e trainanti – di tale trasformazione. L’Associazione, è fortemente orientata al raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile – economico e sociale – così come definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e svolge la sua missione di promozione e divulgazione della cultura InsurTech attraverso il monitoraggio, l’analisi e la condivisione delle iniziative di innovazione a livello nazionale e internazionale, la realizzazione di percorsi di formazione come corsi online e master in partnership con primarie business school, nonché mediante il dialogo con le Istituzioni per lo sviluppo di un quadro normativo e di un contesto che favorisca il non più rimandabile sviluppo digitale del settore assicurativo. Ciò premesso con riferimento alla composizione e alle finalità dell’Associazione, scopo della presente comunicazione è quello di porre in risalto le necessità e le esigenze di rivoluzione, anche digitale, avvertite dal mercato assicurativo, in un’ottica di innovazione della filiera assicurative e di inclusione assicurativa e sociale. In tal senso, ci preme rappresentare come l’industria assicurativa, rispetto agli ulteriori segmenti del mercato dei servizi, quale quello bancario e finanziario, sconti un visibile ritardo in termini di utilizzo del digitale nell’ambito dell’offerta alla clientela, così come nell’ambito della gestione dei propri processi interni. È opinione degli associati e dell’Associazione, conseguentemente, che risulti di prioritaria importanza un sostegno concreto al mondo dell’innovazione digitale, anche mediante investimenti per la ricerca, facilitazioni per la creazione e avvio di start-up digitali tramite percorsi definiti in sinergia con le Università o attraverso Incubatori o programmi di Accelerazione. La formazione dei cittadini all’utilizzo della tecnologia risulta così essere di primaria importanza. Rispetto a tale ultimo aspetto, ci permettiamo di ricordare come il Digital Economic and Social Index nel 2019 abbia evidenziato che, con riferimento al “capitale umano”, solamente il 42% delle persone ricomprese tra i 16 e i 74 anni abbia competenze digitali di base e unicamente il 22% possiede competenze digitali avanzate; a ciò si aggiunge come i laureati in materia ICT siano l’1% del totale dei laureati italiani. E se, da un lato, risulta necessario un ripensamento e un maggior sforzo nello sviluppo di competenze digitali e tecniche trasversali, va comunque osservato come gli investimenti e gli incentivi all’innovazione parrebbero un passaggio obbligato per ottenere risultati concreti nel medio termine, anche per il settore assicurativo. Si rammenta, solo per completezza, ma confidiamo sia ben noto, che il settore assicurativo è nevralgico per lo sviluppo equilibrato del Paese, con la messa a disposizione di coperture fondamentali per la crescita dell’industria e la tutela dei privati e con un ruolo imprescindibile nella gestione del risparmio dei cittadini. Possiamo stimare che il solo settore assicurativo impieghi – in base ai più recenti dati disponibili – oltre 40.000 dipendenti di ruolo amministrativo nelle compagnie, migliaia di addetti ai call center, circa 200.000 intermediari registrati al Registro Unico degli intermediari presso Ivass, circa 50.000 dipendenti di agenzia, oltre a numerosi addetti nell’indotto, tra servizi di supporto e consulenti. In tal senso, l’Associazione, che per vocazione ha uno sguardo internazionale e collaborazioni con associazioni similari in molte parti del mondo, vede con favore e si permette di suggerire un modello di crescita e sviluppo tecnologico del settore assicurativo, stante il suo ruolo nevralgico per l’Italia, non dissimile da quello definito dallo Stato di Israele, che destina investimenti sostanziali alla ricerca universitaria specifica e che fornisce al contempo fondi per il trasferimento di tecnologie dalle università stesse alle imprese; non solo, lo Stato israeliano ha nel tempo attuato processi di sostegno a fondo perduto in start-up, nonché un ecosistema di venture capital di Stato, che consente un supporto selezionato e attento a imprese hi-tech in fase di sviluppo iniziale dell’attività economica. Sul punto, evidenziamo come, sulla base degli studi condotti dall’Associazione con il supporto del Politecnico di Milano, gli investimenti in start-up innovative da compagnie assicurative italiane siano allo stato ancora troppo “embrionali”, ammontando a 5,1 milioni di euro, per un totale di 13 operazioni, privilegiando le stesse l’avvio di progetti di innovazione interna (per un controvalore di circa 31 milioni di euro), ovvero l’avvio di partnership (27 nell’arco del 2020). I numeri sopra riportati riscontrano tutt’ora una limitata propensione all’innovazione tecnologica nel settore assicurativo in Italia, frenata da un quadro complessivamente non troppo favorevole agli investimenti innovativi. In tal senso, l’Associazione valuta positivamente l’istituzione, avvenuta ad ottobre dello scorso anno, del Fondo di sostegno al venture capital, operativo dai primi giorni del 2021, e auspica che ulteriori iniziative di analoga natura possano essere attuate nell’arco dei prossimi mesi e che specifica attenzione possa essere destinata dal Governo anche al settore Insurtech. In siffatto contesto riteniamo anche che rivesta centrale importanza ogni sforzo che il nuovo Governo saprà imprimere allo stimolo dello sviluppo delle competenze digitali e tecnologiche il favorire una cultura dell’innovazione, anche nel settore assicurativo, stimolando iniziative di facilitazione e di divulgazione delle tematiche del digitale, sia nell’ambito specifico del mercato assicurativo, per riqualificare professionalità esistenti, sia in ambito universitario e di scuola secondaria superiore per creare nuove competenze e sviluppi e avviare un circolo virtuoso di occupazione e sviluppo. L’auspicio è che il tema dell’innovazione nel mercato assicurativo e della crescita dell’Insurtech anche in Italia, colmando il gap con i principali paesi europei, passi anche per una consapevolezza dei ritardi, ma anche delle opportunità di crescita, da parte delle principali Istituzioni italiane e attraverso un confronto con gli attori di questo fondamentale segmento del mercato assicurativo. Concludendo e ringraziando per l’attenzione concessa l’Associazione si augura che, anche alla luce degli obiettivi programmatici che il Governo si è prefisso, possa essere favorita quella rivoluzione digitale indispensabile per uno sviluppo effettivo e sostenibile del Paese. In questo senso l’Associazione è a disposizione delle Istituzioni per ogni più opportuno confronto e iniziativa di promozione, di cultura, di concreto sostegno all’innovazione e al rafforzamento della diffusione di una cultura di crescita e di sviluppo tecnologico nel settore assicurativo.Con i saluti più cordiali e gli auguri di un proficuo lavoro, IIA – Italian Insurtech Association Simone Ranucci Brandimarte – Presidente