Febbraio 2024

Sono poche le polizze sulla casa contratte nel nostro Paese. Un marketing più incisivo e l’utilizzo di tecnologie per smart home possono colmare il gap con l’Europa.
In Italia solamente il 4% dei proprietari di casa ha un prodotto assicurativo. E tra chi ha sottoscritto un mutuo, nonostante abbia un’assicurazione base obbligatoria, soltanto il 2% ha un prodotto più evoluto. La differenza rispetto agli altri Paesiè molto significativa. In Europa il 25% dei proprietari di casaè assicurato, con dei picchi nel Regno Unito (98%), Spagna (94%)e Germania (65%). In Francia gli assicurati arrivano al 35%. Questa differenza è dovuta a un paio di fattori. In Europa c’è più consapevolezza dei rischi reali che si corrono non avendo un’assicurazione sulla casa. Ma soprattutto da noi manca una reale cultura assicurativa, di mutuo rispetto tra proprietari di casa. Se, per esempio, si vive in un condominio, avere un’assicurazioneè essenziale per se stessi ma anche doveroso nei confronti degli altri condomini. Questo è un tema sia culturale che sistemico, di governance, non si sono indirizzatii cittadinia fare scelte ponderatee vantaggiose per tutti. EDUCAZIONE ASSICURATIVA È un problema generale, non riguarda solo le case, maè stato molto sottovalutato nel nostro Paese. Una ricerca dell’Italian Insurtech Association ci dice che l’80% dei clienti delle compagnie assicurative ha una polizza RC auto, ma solamente il 9% di loro ha stipulato un altro tipo di polizza. Il 45% del campione dichiara una totale ignoranza rispetto ai prodotti assicurativie il 35% dice che non saprebbe che cosa assicurare. C’è dunque un problema di educazione della domanda e di capacità dell’offerta di raggiungere la domanda, con un marketing corretto, con la divulgazionee la conoscenza. C’è un dato che ci dimostra quanto sia importante che una reale conoscenza del consumatore sia sempre più diffusa. Una nostra analisi ci dice che il 70% dei proprietari di casa ritiene che in caso di eventi catastrofalia pagare sia lo Stato. Ovviamente nonè così. Quindi il gap di conoscenza è significativo. Però il miglioramento dei canali di comunicazione, la diffusione sempre più capillare delle tecnologie digitali, la diffusa consapevolezza che abbiamo un problema di posizionamento, mi rendono molto ottimista. OTTIMISMO Sono convinto che i prossimi anni saranno favorevoli in termini di penetrazione assicurativa, in particolare del prodotto casa. Sicuramente le nuove tecnologie miglioreranno notevolmente la penetrazione dell’offerta assicurativa nel suo complesso, ma soprattutto per quanto riguarda il prodotto casa. loTe sensoristica sono, per esempio, strumenti necessari per rendere intelligente una casa e, oggi, le soluzioni per la Smart Home sono sempre più numerose ed efficienti. Tra queste ci sono i sensori, in grado di rilevare dati e informazioni dall’ambiente in cui vengono installati. In questo modo, abbiamo la capacità di evidenziare un sinistro in modo proattivo, immediato, integrato e anche preventivo. Oltre alla possibilità di liquidare i sinistri in modo automatico. Le polizze parametriche sono utili per coprire gli eventi che hanno un profilo di rischio che si presta a un modello innovativo e più smart rispetto alla copertura classica. Quest’ultima rende più diffìcile trovare un punto di equilibrio tra costi e benefici della polizza, a causa della elevata intensità e/o frequenza dell’evento negativo (come nel caso delle catastrofali naturali). Inoltre, le polizze parametriche evitano costi di periziao utilizzano, per la quantificazione del danno, strumenti tecnologici all’avanguardia.