AI, Antifrode, Insurtech - 27 • 03 • 2024

Un’analisi di Deloitte ipotizza che nel 2026 oltre l’83% delle aziende la utilizzerà per tutelarsi dalle frodi

 

Milano, 27 marzo 2024In un mondo in continua evoluzione anche il settore assicurativo corre veloce con l’intelligenza artificiale che si presenta come una forza trainante nella trasformazione di processi tradizionali, introducendo nuovi strumenti e approcci che migliorano l’efficienza e la precisione delle operazioni assicurative.

Fra i diversi ambiti in un cui l’IA si dimostra particolarmente efficace si riscontra la lotta contro le frodi assicurative, un problema che attanaglia il mercato assicurativo, soprattutto in Italia.

 

Allo scopo di porre chiarezza sugli scenari futuri riguardanti l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa nella lotta contro le frodi Italian Insurtech Association ha organizzato il webinar: Evoluzione dei controlli antifrode nell’era dell’IA: strategie e implementazione, a cura di expert.ai e Deloitte.

 

Secondo quanto emerso dal webinar le frodi assicurative, in Italia, colpiscono principalmente il ramo della RC auto che raggiunge il 70% delle truffe assicurative, mentre gli altri settori interessati includono danni elementari, danni speciali e danni alla salute. Questo problema è molto conosciuto nel settore, ma poco dibattuto su larga scala.

 

Una recente ricerca di Deloitte di inizio 2024 ha fatto emergere gli aspetti significativi sui miglioramenti legati all’uso dell’IA delineando quali saranno le future dinamiche del mercato nei prossimi due anni. Si stima che almeno il 59% delle aziende prevede di incrementare il budget per lo sviluppo di nuove tecnologie IA, ed entro il 2026 l’83% delle aziende si doterà di strumenti che sfruttano IA Generativa, mentre l’analisi della visione artificiale, della robotica e della biometria, che ad oggi sono già al 20%, saliranno rispettivamente a 42%, 41% e 39%.

 

“Le frodi assicurative rappresentano un grave danno nel settore e possono spaziare da quelle più comuni, fino a veri e propri danni fisici che le persone si recano per ottenere un risarcimento. Smascherare queste frodi, sempre più articolate e numerose, è diventato estremamente oneroso per le compagnie, ed qui che le nuove tecnologie possono dare un contributo importante. Con l’IA sarà possibile comparare dati e immagini di diversa natura in pochi secondi, agevolando il lavoro del perito. Sarà possibile confrontare, ad esempio, una lesione ossea per capire se è effettivamente una frattura recente o meno, un mezzo incidentato o anche un immobile, per individuare eventuali anomalie. La possibilità di affidarsi all’Intelligenza Artificiale rappresenta un grande passo avanti per il settore che può così tutelarsi e limitare i danni economici arrivando ad incrementare l’individuazione delle frodi di almeno il 20%.” Dichiara Simone Farci, Senior Manager Financial Crime di Deloitte.

 

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore assicurativo, offrendo notevoli vantaggi nella gestione dei sinistri e nella lotta alle frodi. Grazie all’IA, le compagnie assicurative potranno normalizzare le informazioni di cartelle cliniche e altri documenti, facilitando il confronto e la ricerca di anomalie. Con l’utilizzo dell’IA sarà possibile analizzare in tempo celere migliaia di elementi per vedere ad esempio se un testimone oculare ha precedenti per truffe. O ancora, sarà possibile valutare, tramite analisi biometrica, i danni che un evento catastrofale ha recato ad un palazzo, confrontandoli con immagini da satellite per identificare l’entità reale del disastro.

“L’IA giocherà un ruolo sempre più importante nel settore assicurativo. Biometria fisica, analisi della visione artificiale, robotica e biometria comportamentale sono solo alcuni delle nuove tecnologie ad oggi ipotizzate che saranno sempre più centrali per contrastare le frodi. Già oggi, comunque, le tecniche di AI applicate alla comprensione del linguaggio naturale (NLU) consentono di migliorare i modelli di prevenzione alle frodi. Inoltre riteniamo che a beneficiarne saranno anche i liquidatori e gli altri professionisti del settore assicurativo che estraendo i dati da fonti informative non strutturate e semi-strutturate, automatizzeranno i processi decisionali, riducendo così tempi necessari per i controlli.” Andrea Ricotti – VP Sales Director EMEA – Global Channel Development, expert.ai.

L’utilizzo dell’IA permetterà alle compagnie assicurative di prevenire i sinistri non dovuti, migliorando la qualità del portafoglio assicurativo e la propria reputazione. Tuttavia, è importante ricordare che le frodi si evolvono continuamente per adattarsi ai nuovi sistemi. L’IA rappresenta comunque un alleato fondamentale per il settore assicurativo, offrendo la possibilità di contrastare le frodi in modo efficiente e preciso.

L’intelligenza artificiale è uno strumento potente che se usato in maniera corretta può creare un grosso valore per tutto l’ecosistema. Nel settore assicurativo aiuterà ad automatizzare il processo di richiesta risarcimento, velocizzando i pagamenti per fornire un servizio più personalizzato ai clienti rendendo il settore anche più sicuro e customer- centric. Affinché questo avvenga è importante continuare a creare informazione, noi di IIA ci impegniamo per diffondere e condividere consapevolezza intorno a questi temi affinché tutti gli intermediari possano aggiornare le competenze e prendere dimestichezza con le nuove tecnologie.” Afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA.

 

 

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Italian Insurtech Association – IIA

IIA è un’entità senza scopo di lucro costituita da tutte le componenti della filiera del mercato assicurativo (compagnie e broker; banche e intermediari finanziari; società specializzate in tecnologie abilitanti e marketing digitale assicurativo). L’Associazione ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione dell’industria assicurativa attraverso formazione tecnica, condivisione di best practice tecnologiche, generazione di sinergie tra gli associati e confronto con le istituzioni nazionali e internazionali. La missione associativa è perseguita attraverso programmi di formazione per ampliare e aggiornare le competenze tecnico-operative e professionali; confronti tra gli operatori su temi di gestione e sviluppo; costruzione di un data base di contenuti tecnologici e accademici insurtech a uso esclusivo dei soci; confronto con l’autorità di vigilanza sull’attività assicurativa e con le istituzioni di riferimento per l’innovazione e l’Agenda Digitale Italiana (ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione).

 

 

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