Bilancio annuale, IIA, Innovazione, Insurtech - 02 • 12 • 2021

Il 2021 di IIA

dicembre 2021

di Simone Ranucci Brandimarte e Gerardo Di Francesco

Gerardo di Francesco

 

Il 2021 è l’anno dell’Insurtech. Lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento, in ogni comunicato, in ogni intervista, ogni qual volta abbiamo fatto sentire la nostra voce – e sono state davvero tante, per quanto mai abbastanza – lo abbiamo proclamato, e così è stato.

Lo è stato per il mercato e lo è stato per l’Associazione, che è cresciuta nel numero di soci (senior, ordinari e privati), nelle persone che compongono lo staff e nella quantità di iniziative; il tutto con un unico obiettivo: accelerare sull’innovazione assicurativa in termini di sviluppo dell’offerta, della tecnologia e dell’evoluzione delle competenze digitali di tutta la filiera, per mantenere alto il livello di competitività dell’industry e per rispondere alla crescente domanda di prodotti digitali.

Per realizzare questo obiettivo abbiamo realizzato un ambizioso programma di più di 150 iniziative rivolte agli associati e all’intera community assicurativa italiana, in linea con le linee programmatiche del nostro Manifesto. Abbiamo organizzato una media di 2 webinar gratuiti a settimana, tutti caricati sul nostro canale YouTube; abbiamo fatto inserire e curato un filone dedicato all’Insurtech all’interno della Milano Digital Week; in collaborazione con Forbes abbiamo progettato e realizzato l’InsurTech Day; abbiamo presentato una media di 1 ricerca al mense, in collaborazione con le principali consulting firm italiane; abbiamo divulgato e pubblicato i white paper dei verticali IIA, ovvero cicli di workshop su start-up, compliance, competenze digitali, regtech, etc., che hanno prodotto dei documenti liberamente fruibili da tutti sul sito dell’associazione; abbiamo pubblicato la prima Comprehensive Map dell’Insurtech Ecosystem Italiano, che aggiorniamo ogni tre mesi; abbiamo realizzato la seconda edizione dell’Italian Insurtech Summit, con il pay off “Ora o mai più”, il più grande evento evento innovativo del settore assicurativo italiano con oltre 160 speaker da tutto il mondo; abbiamo realizzato la prima edizione (a marzo 2022 ci sarà la seconda) di un corso executive in collaborazione con il Silicon Valley Innovation Center e due edizioni del Master Insurtech; abbiamo avviato 15 tavoli di lavoro su tematiche verticali e urgenti  che vedono la partecipazione di tutti gli associati. Nel mezzo, tantissimi incontri – purtroppo ancora per la maggior parte on line -, stimolanti scambi di idee, spunti più o meno folli per il futuro, litri di caffè e un numero incalcolabile di e-mail.

A farci da guida, il nostro Manifesto, che abbiamo inevitabilmente aggiornato rispetto allo scorso anno, con l’obiettivo di aumentare drasticamente il valore degli investimenti in Insurtech e passare dai 50 milioni del 2020 a 1 miliardo di euro nel 2023. Un piano sul quale crediamo fortemente e che il settore delle assicurazioni deve abbracciare appieno, per continuare a competere a livello italiano e internazionale. Per evitare di rimanere schiacciati dai nuovi colossi del web, che offrono servizi online facilmente accessibili, il comparto assicurativo deve avviare una vera rivoluzione digitale al suo interno. Le linee guida che tutta la nostra comunità Insurtech ha approvato spingono per velocizzare la transizione digitale dell’industria assicurativa indicando nei 13 punti le misure alla base del cambiamento.

  1. Aumentare il valore degli investimenti in Insurtech

Premessa: L’insurtech Investment Index ha mostrato un valore di mercato 2020 attorno ai 50 milioni di euro
Obiettivo: Raggiungere 1 miliardo di euro entro il 2023 e far crescere il 2021 e 2022 di conseguenza.

  1. Valorizzare lo stimolo del Recovery Plan negli investimenti

Premessa: Alcune industries necessitano più di altre degli sforzi di digitalizzazione: l’industria assicurativa è una di queste. Parte del Recovery Plan dovrà essere indirizzato a questo.
Obiettivo: Dobbiamo aprire un dialogo con le istituzioni al fine di valorizzare la dimensione dell’industria assicurativa e sottolineare il rischio sul paese di una non veloce e sostenibile digitalizzazione.

  1. Sviluppo delle competenze tecniche e digitali

Premessa: Il Gap di competenze tecniche e digitali rappresenta la vera barriera allo sviluppo dell’innovazione nel settore assicurativo, ancora prima degli investimenti. Formazione, E-learning, transfer di competenze tramite collaboratività devono essere incentivate.
Obiettivo: L’associazione deve arrivare a erogare direttamente almeno 100.000 ore di formazione nel prossimo triennio e portare l’intero sistema verso la stessa direzione.

  1. Accelerare poli digitali Insurtech

Premessa: Occorre ridurre il gap tecnologico tra industria assicurativa e tech accelerando contaminazioni e istituendo Chapter permanenti su tematiche tecnologiche, indirizzati alla conduzione di ricerche e accelerazione del business.
Obiettivo: L’associazione deve portare avanti almeno 5 Chapter all’anno su tematiche tecnologiche, con relativi output.

  1. Evolvere Open Insurance

Premessa: Le Insurtech sono al centro di uno scenario che porterà le compagnie tradizionali ad accelerare il percorso verso l’Open Insurance e l’innovazione del business. Occorre ampliare la distribuzione di prodotti assicurativi tramite terze parti (Banche, Utilities, E-commerce) in ottica di Insurance Inclusion, per un aumento della penetrazione.
Obiettivo: Istituire un osservatorio permanente sulle best practice come cloud, API e microservizi, ecc..

  1. Adeguare il contesto normativo

Premessa: Occorre costruire solidi canali di comunicazione con le istituzioni, volti a supportare le stesse nel recepimento dei regolamenti europei, affinché trovino attuazione reale.
Obiettivo: Raddoppiare la frequenza di incontri e white paper compliance dell’associazione.

  1. Misurarsi con un contesto globale

Premessa: Continua l’accelerazione dei mercati esteri in ambito Insurtech.
Obiettivo: Triplicare le iniziative di confronto con i nostri omologhi nel mondo focalizzandoci su best practice internazionali.

  1. Incentivare diversity e gender equality nell’industry

Premessa: È necessario che le metriche su diversity e gender equality rilevate dall’associazione evolvano rapidamente. Dobbiamo continuare a misurarli e continuare a sensibilizzare il mercato su questo tema.
Obiettivo: Aggiornamento annuale della ricerca su diversity e apertura di un Chapter dedicato.

  1. Supportare progetto di identità nazionale digitale

Premessa: Diritti e doveri digitali partono da un’identità digitale.
Obiettivo: Occorre che almeno il 50% degli operatori di mercato si doti di protocolli di autenticazione tramite SPID.

  1. Aumentare sperimentazioni tecnologiche

Premessa: Favorire la sperimentazione e l’adozione di tecnologie innovative, aumentando la quantità e qualità delle collaborazioni fra compagnie e Insurtech. La sperimentazione di per sé è un valore e IIA deve porsi come acceleratore di tali progetti.
Obiettivo: Raddoppiare le occasioni di confronto e collaborazione tra compagnie e Insurtech.

  1. Leva su Insurtech per diminuire frodi

Premessa: Il digitale non toglie, bensì allarga il mercato, aumenta le offerte e agevola il consumatore, che deve però essere accreditato. L’adozione del Sigillo di IIA va proprio in questa direzione.
Obiettivo: Adozione del Sigillo IIA da parte del 70% del mercato Insurance.

  1. Creazione di un fronte comune

Premessa: L’Insurtech viene spesso accomunato ad altri segmenti, mentre deve avere un’identità sua, chiara e precisa. Affinché sia individuato e rappresentato, occorre creare un fronte comune con le Istituzioni, le altre associazioni e i membri del settore.
Obiettivo: Presentare le istanze dell’Insurtech alle istituzioni almeno 3 volte l’anno.

  1. Vertical Chapters

Premessa: Per accelerare Io svilupo dell’innovazione all’interno del mercato assicurativo e per realizzare gli obiettivi di cui sopra, occorre lavorare insieme e confrontarsi costantemente su tematiche attuali e di primaria importanza.
Obiettivo: L’associazione deve portare avanti almeno 12 chapters tematici e strutturati all’anno, con relativi output.

 

Sono stati 12 mesi intensi, fervidi, ricchi e vulcanici, nei quali abbiamo lavorato senza sosta perché crediamo profondamente che l’unico modo per trasformare il mercato assicurativo e diminuire drasticamente la sotto assicurazione nel nostro Paese sia quello di realizzare questi 13 punti programmatici. Di realizzarli ora, o mai più.